Non parliamo di brand e di marche d’abbigliamento: la protagonista è l’acqua, ma nella sua forma più cristallina: il ghiaccio. 

Per il lancio dell’applicazione dell’”Areografia Indiretta Speculare Lucida” sul ghiaccio, essendo tutta la nostra nazione in quarantena a causa del Covid 19, è stata organizzata una diretta sui diversi social media con Irina Petrenko, responsabile del “Centro di Dialogo per il Turismo e per la Cultura” italo-russa. 

La sua presenza è stata di particolare importanza poiché ha rappresentato un evento di connubio religioso. La realizzazione di S. Nicola, simbolo dell’unione tra religione cattolica e ortodossa, posto sullo sfondo della Basilica di S. Basilio di Mosca è infatti delle prime opere realizzate con il Ghiaccio Aerografato.
 

Cosi come l’acqua ha numerose possibilità di esser presente in natura, così il ghiaccio aerografato è stato protagonista all’interno di ulteriori contesti: musica, cibo, cinema, arte. 

Alla diretta per il lancio di questa nuova tecnica, hanno partecipato i Jalisse, il famoso duo musicale.
Da qui l’idea di poter instaurare una collaborazione per il loro singolo “Non avere paura di chiamarlo amore”, per il cui videoclip Giotti e la sua partner Russi hanno realizzato diverse opere in Ghiaccio Areografato che raccontano a livello artistico quella che è la storia del brano.

Partendo dal Ghiaccio Areografato, il passaggio successivo sono stati i Cocktail Areografati, realizzati con lo stesso principio utilizzato per il ghiaccio; grazie a questo metodo si realizzano disegni immagini figurate all’interno del fluido. 

È degno di nota menzionare che al lancio di questo nuovo prodotto ha presenziato a Giovinazzo Renato Casaro, il più grande illustratore di locandine cinematografiche a livello mondiale.
La sua presenza è stata una consacrazione di grandissimo prestigio insieme alla partecipazione di Alberto Ponno, considerato il Michelangelo dell’areografia mondiale.

Sono due personaggi che in diversi momenti hanno contribuito alla crescita personale di Giotti:
Tonno ha aperto i suoi orizzonti illustrandogli la sua tecnica aerografica, che consiste principalmente nel lavorare a mano libera; Casaro ha realizzato un bozzetto di Don Tonino Bello da cui poi Giotti ha preso ispirazione per realizzare un Uovo Aerografato, dato in dono alla Santa Sede in occasione della visita di Papa Francesco nella diocesi di Molfetta nel 2018.

La continua ricerca e la sempre crescente voglia di innovazione ha portato Nicola Giotti e la sua partner commerciale Damaride Russi a creare i primi siliconi alimentari aerografati: traguardo che li ha portati a lavorare per conto della Decosil, una delle più importanti aziende di stampi di siliconi per alimenti del mondo. 

Ecco come il frutto del lavoro e dell’ingegno di un uomo possano avere così tanta familiarità con le proprietà dell’acqua: la fluidità del pensiero umano può davvero plasmare e far mutare la propria vita.